Con quattro ambulatori collegati tra loro e che, in un unico ambiente
di lavoro, garantiscono prestazioni ambulatoriali, day hospital e
consulenze. È l'unità integrata di epatologia (Uniep), il centro
ambulatoriale aziendale per la diagnosi e le terapie delle malattie
del fegato, che l'Aou di Sassari ha attivato nei giorni scorsi,
unificando così l'assistenza epatologica in città.
La creazione del centro nasce dell'esigenza appunto di unificare tutte
le competenze di epatologia in un unico percorso assistenziale, in
grado di garantire al paziente un accesso unico, chiaro e ben
definito.
In precedenza, infatti, l'attività internistica riferita alla
patologia epatica si è basata sulle competenza di medici che lavorano
in contesti tra loro separati e dislocati in strutture, talvolta,
lontane tra loro.
«Si tratta di una novità nel panorama dell'assistenza e delle cure –
afferma il direttore generale dell'Aou Antonio D'Urso – una struttura
integrata, in grado di trattare tutti i pazienti affetti da patologie
del fegato. Si mettono assieme specialisti diversi, si elimina la
frammentazione degli ambulatori, così da migliorare l'assistenza e
creare un sistema che fa crescere le esperienze specialistiche».
IL GRUPPO DEI PROFESSIONISTI. Un team che vede lavorare gomito a
gomito quattro medici dell'unità operativa di Medicina interna del
Santissima Annunziata, due medici dell'unità operativa di
Gastroenterologia, quattro medici dell'unità operativa di Malattie
infettive, e ancora due medici dell'unità operativa di Patologia
medica e un medico della clinica Medica.
I medici hanno iniziato l'attività già da alcuni giorni nei locali
situati al primo sottopiano della palazzina di Malattie infettive.
«Il nostro obiettivo – spiegano Francesco Bandiera e Sergio Babudieri
che assieme a Giuliano Alagna, Salvatore Sassu, Noemi Manzoni, Ivana
Maida, Maria Antonietta Seazzu, Alberto Muredda, Salvatore Zaru, Mina
Oggiano, Antonello Solinas, Giovanni Garucciu e Gianpaolo Vidili ha
costituito l'équipe medica dell'Uniep – è effettuare circa 30 prime
visite epatologiche a settimana quindi oltre un centinaio di visite di
controllo e circa 30 visite di elastometria epatica, che consentono di
valutare le condizioni del fegato in presenza di alcune patologie».
COME SI ACCEDE. Quattro gli ambulatori presenti, coordinati da
Giovanni Garrucciu, ai quali si può accedere per le prime visite
attraverso la prenotazioni a Cup. Le visite successive, invece,
vengono fissate direttamente dai medici dell'Uniep, così da inserire
il paziente in un percorso unico di assistenza e cura.
Il paziente con patologia epatica, una volta preso in carico, viene
così inserito all'interno di percorsi diagnostici e terapeutici
appropriati, distinti per diversi quadri clinici: tra questi
epatopatia da alcol, epatite da virus, epatite da disordini
metabolici, epatite da farmaci, epatopatia da danno vascolare,
epatopatia associata a colestasi, epatite autoimmune e tumori epatici.
I medici potranno condividere i dati del paziente attraverso un'unica
cartella clinica, canalizzare i ricoveri, creare integrazione con i
medici radiologi e programmare la presa in carico del paziente
epatopatico nel post-ricovero.
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