Greenpeace Italia contro l'incontro Meloni-Trump: «Non avallare investimenti che alimentano crisi climatica e riarmo»

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ROMA, 16 aprile 2025 – Alla vigilia del previsto incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’ex presidente statunitense Donald Trump, previsto per domani a Washington, Greenpeace Italia lancia un allarme e un appello diretto al governo italiano: evitare di alimentare politiche contrarie alla transizione ecologica e contrarie alla pace.

«L’atteso incontro tra Trump e Meloni rischia di essere un capitolo già scritto verso il collasso ambientale. Ci auguriamo che questo bilaterale non rafforzi le lobby delle armi e delle fonti fossili, a discapito della nostra reale sicurezza, minacciata dalla crisi climatica e dalle guerre. Non abbiamo bisogno del GNL statunitense, né di un aumento della spesa militare, ma bensì di investire nella transizione ecologica, nella pace e nella giustizia sociale». È questa la posizione espressa con fermezza da Chiara Campione di Greenpeace Italia.

L’organizzazione ambientalista si dice preoccupata per il contenuto dei temi che potrebbero essere trattati nell’incontro e chiede esplicitamente che l’esecutivo italiano non si allinei alle politiche portate avanti negli Stati Uniti sotto la guida di Trump, in particolare quelle considerate contrarie agli impegni internazionali per la transizione energetica e la riduzione delle emissioni.

Per Greenpeace Italia, «la strategia ambientale del presidente statunitense è ormai chiara: negare la crisi climatica per ignorare tutte le raccomandazioni scientifiche che eviterebbero il collasso climatico». Secondo l’associazione, la linea dell’attuale governo italiano «non è più lungimirante ma, fino ad ora, le direttive europee le hanno impedito di adottare scelte totalmente scellerate».

Il timore è che un riavvicinamento a Trump, anche in chiave geopolitica ed energetica, possa tradursi in un allontanamento dai principi fondamentali della transizione ecologica e della sostenibilità. «Per Greenpeace Italia fare dei passi indietro adesso, inseguendo Trump, significherebbe consegnare alle future generazioni un pianeta quasi invivibile», conclude Campione.

L’appello di Greenpeace giunge in un momento cruciale per le scelte di politica estera e ambientale del nostro Paese e sarà inevitabilmente oggetto di dibattito politico nei prossimi giorni.