Fertilia, il Cineteatro passa al Comune per un euro: al via il rilancio della borgata

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Un lungo iter amministrativo si conclude con un passo decisivo per Fertilia. Il Comune di Alghero ha formalmente acquisito l’ex Cineteatro e il cortile pertinenziale dalla Regione Sardegna al prezzo simbolico di un euro, sbloccando così il finanziamento di 1,9 milioni di euro destinato al suo recupero. Dopo anni di abbandono e rallentamenti burocratici, il progetto di riqualificazione del borgo fondato nel Ventennio prende finalmente forma, restituendo alla comunità un pezzo di storia e un’opportunità per la valorizzazione culturale e turistica del territorio.

Fertilia è una borgata di fondazione fascista, inaugurata nel 1936 con lo scopo di bonificare e colonizzare l’area costiera vicino ad Alghero. Tra gli edifici simbolo spiccano la Casa del Fascio, con la sua imponente Torre Littoria, e l’ex Cineteatro, entrambi realizzati in stile razionalista tra il 1937 e il 1942.

La Casa del Fascio, a pianta rettangolare, presenta una struttura imponente con la Torre Littoria che si erge al di sopra del complesso. Nel progetto originale, l’edificio avrebbe dovuto collegarsi al cinema tramite un passaggio sopraelevato su via Trieste, mai realizzato. L’ex Cineteatro, situato nelle immediate vicinanze, fu pensato come sala cinematografica e teatrale, destinato a diventare un centro culturale per la borgata. Entrambi gli edifici, però, sono rimasti inutilizzati per decenni, subendo un progressivo degrado.

Il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, ha sottolineato l’importanza dell’operazione: “Fertilia ha uno straordinario patrimonio storico e culturale che intendiamo recuperare e valorizzare al meglio. Questo è un passo che ci consente di ripartire con impegno per innescare processi di riqualificazione della borgata con progetti mirati al riuso turistico e alla qualità urbana”.

L’iter per il recupero del Cineteatro e della Casa del Fascio ha radici lontane. Nel 2014 la Regione Sardegna, con la Delibera 38/13, ha approvato un Progetto pilota di qualità urbana e marketing territoriale per Fertilia, stanziando 2 milioni di euro per il recupero degli edifici simbolo della borgata. La Regione prevedeva la cessione al Comune degli immobili al prezzo simbolico di un euro, per permetterne il restauro e la valorizzazione. L’amministrazione comunale, allora guidata dal sindaco Mario Bruno, aderì all’iniziativa regionale e nel 2015 completò l’acquisizione del Cineteatro, della Casa del Fascio e di un’area edificabile limitrofa. Tuttavia, la fase operativa si arenò su questioni burocratiche e sulla necessità di definire i volumi edificabili del lotto adiacente, che avrebbe dovuto fungere da compensazione per i privati disposti a investire nella riqualificazione degli edifici.

Nel 2021, la Regione – sotto la giunta Solinas – completò il trasferimento ufficiale degli immobili al Comune di Alghero, ma il mancato utilizzo dei fondi portò a un nuovo stallo. Nel frattempo, i 2 milioni di euro originari furono in parte erosi da spese tecniche e studi preliminari, lasciando disponibili 1,9 milioni di euro per l’effettivo intervento di recupero. Nel 2023, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Conoci ha deciso di concentrare l’intero finanziamento sulla ristrutturazione del Cineteatro, considerato l’edificio più strategico per la rinascita di Fertilia. Il progetto è stato rimodulato con la Regione, puntando sul recupero dell’immobile per farne un polo culturale e turistico, con la possibile creazione di una Scuola regionale di Cinematografia e di spazi destinati a eventi e mostre.

Oggi, con l’acquisizione definitiva del bene da parte del Comune, il percorso arriva a un punto di svolta. La VI Commissione consiliare, presieduta da Pietro Sartore, ha dato il via libera alla pratica, che verrà discussa in Consiglio Comunale il 27 febbraio 2025. “L’intervento è ritenuto indilazionabile in considerazione dello stato di degrado degli immobili. La disponibilità finanziaria dovrà soddisfare questa esigenza, trasformando la riqualificazione in una reale opportunità di sviluppo per Fertilia”, ha dichiarato l’Amministrazione. L’Assessore al demanio Enrico Daga parla di un intervento al quale si è posta l'attenzione fin da subito: “Dal primo giorno del nostro insediamento, insieme agli assessori alle Opere Pubbliche Francesco Marinaro e all'Urbanistica Roberto Corbia, in un lavoro congiunto con la struttura del comune abbiamo sostenuto una interlocuzione serrata con gli uffici regionali per arrivare alla definizione di questo primo passo, che dovrà aprire la strada a un più ampio piano di recupero e valorizzazione di Fertilia”.

Con l’iscrizione dei 1,9 milioni di euro nel bilancio comunale 2023-2025, il Comune di Alghero potrà finalmente bandire le gare per l’avvio dei lavori. Il progetto prevede:

  • Consolidamento strutturale e antisismico dell’edificio;
  • Restauro delle facciate in stile originale;
  • Rifacimento delle coperture e degli infissi;
  • Adeguamento impiantistico per l’uso culturale e pubblico dell’immobile;
  • Riqualificazione degli spazi interni, con un’aula magna per proiezioni, sale espositive e uffici per la scuola di cinema.

Parallelamente, si interverrà sull’area esterna, con la sistemazione del cortile e della piazza antistante, per renderle più fruibili e coerenti con il contesto storico di Fertilia. L’obiettivo è che i lavori possano partire entro il 2025, con un cronoprogramma chiaro per evitare ulteriori ritardi. Nel frattempo, il Comune ha avviato un’interlocuzione con enti culturali come la Fondazione Alghero e la Società Umanitaria, nell’ambito del progetto “Fertilia Città di Fondazione”, per garantire che il recupero del Cineteatro sia accompagnato da una programmazione culturale di rilievo. L’acquisizione a un euro chiude il capitolo delle lungaggini burocratiche, aprendo la strada ai cantieri. Il futuro della borgata passa ora dalla capacità dell’Amministrazione di tradurre questo passaggio formale in un recupero concreto. L’auspicio è che, nei prossimi anni, Fertilia possa finalmente tornare a essere un centro culturale e turistico, come previsto dal piano urbanistico originale di quasi un secolo fa.