Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri hanno colpito con precisione. Un’operazione pianificata e condotta con il rigore che contraddistingue l’Arma ha portato alla scoperta di una vera e propria centrale dello spaccio al dettaglio a San Nicolò d’Arcidano, nel cuore della provincia di Oristano.
Protagonisti dell’intervento sono stati i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e della Stazione di Terralba, coadiuvati dal fiuto infallibile del Nucleo Cinofili della Compagnia Carabinieri di Cagliari. Una perquisizione mirata ha permesso di sequestrare 11 grammi di marijuana, un grammo di cocaina e un grammo di hashish, tutto già suddiviso in dosi pronte per la vendita. Non solo droga: i militari hanno rinvenuto 400 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio, oltre a materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Ma non è finita qui.
Durante l’operazione, i Carabinieri hanno trovato sei monete antiche di presunto interesse culturale, la cui provenienza è risultata oscura: l’indagato non ha fornito alcuna documentazione che ne giustificasse la detenzione. Il ritrovamento apre uno scenario ulteriore, quello del traffico di beni culturali, spesso collegato ad attività illecite di varia natura.
Fondamentale, come sempre, è stato il contributo di “Brigi”, una femmina di pastore belga malinois del Nucleo Cinofili, il cui fiuto ha già portato a successi operativi in precedenti operazioni antidroga. Anche questa volta, il suo istinto ha fatto centro, individuando i nascondigli dello stupefacente con precisione millimetrica.
All’esito dell’operazione, una coppia è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Oristano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per ricettazione di beni culturali. Le monete antiche sono state affidate a un funzionario-archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, che ne determinerà l’effettivo valore storico, l’epoca e la provenienza.
La lotta allo spaccio di stupefacenti resta uno degli obiettivi centrali dell’Arma dei Carabinieri. Particolare attenzione è rivolta al contrasto della diffusione di droghe leggere tra i giovani, che rappresentano una fascia particolarmente vulnerabile.
L’operazione rientra in un piano strategico più ampio, che vede i Carabinieri impegnati non solo nelle attività repressive sul campo, ma anche nella prevenzione attraverso incontri nelle scuole e attività di sensibilizzazione alla cultura della legalità.
Con quest’operazione, ancora una volta, i Carabinieri di Oristano confermano il loro ruolo di presidio attivo sul territorio, colpendo chi specula sulla fragilità dei giovani e difendendo, al tempo stesso, il patrimonio culturale.
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