Colonscopie: promesse di abbattimento liste ad Alghero, ma il CUPWEB risponde “Nessun appuntamento disponibile”

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  Alghero, 25 novembre 2024 – Con l'annuncio di un progetto ambizioso, la Asl di Sassari ha promesso di quadruplicare l’offerta di colonscopie ad Alghero, Sassari e Ozieri. Secondo quanto comunicato, dal 26 novembre gli esami mensili dovrebbero passare dagli attuali 40 a circa 160, con le prenotazioni aperte già dal 25 novembre tramite il CUP regionale. Le modalità per prenotare sono state ampiamente diffuse: call center 1533 da telefono fisso, 070276424 da cellulare, oppure attraverso il portale CUPWEB. Tuttavia, per chi ha cercato di accedere ai servizi questa mattina, la realtà si è dimostrata ben diversa. Dalle 8 alle 11, molti utenti hanno tentato invano di contattare il call center: la risposta automatica si ripeteva implacabile, “Tutti gli operatori sono momentaneamente occupati, ci scusiamo, richiami più tardi”.

  E non è andata meglio sul portale CUPWEB, dove, una volta inserita la ricetta elettronica, il messaggio è stato altrettanto scoraggiante: “Nessun appuntamento disponibile per la prestazione selezionata”. Un progetto che, almeno sulla carta, sembrava promettere di rivoluzionare l’accesso a un servizio essenziale come le colonscopie, rischia così di naufragare sotto il peso delle disfunzioni organizzative. I numeri sono incoraggianti, ma l’esperienza concreta degli utenti racconta un’altra storia: un sistema di prenotazione che sembra incapace di gestire l’aumento della domanda e che lascia molti pazienti senza risposta. “Si stava meglio quando si stava peggio”, è il commento amaro di chi, frustrato dai continui tentativi, si è visto negare l’accesso a un servizio sanitario di primaria importanza. Un riflesso di un problema più ampio che non si limita alla quantità di esami disponibili, ma coinvolge l’efficienza e la capacità del sistema di garantire un accesso equo e trasparente ai cittadini. La promessa di migliorare la sanità locale rimane ancora lontana dall’essere mantenuta. A meno di un cambio di rotta, rischia di trasformarsi in un’altra occasione mancata per offrire una sanità realmente vicina ai bisogni delle persone.