Era un pomeriggio come tanti, uno di quelli in cui la vita scorre ignara dei drammi che si consumano in silenzio. Ma oggi, a Cagliari, in un angolo della città tra il traffico di viale Poetto, una famiglia ha vissuto l'angoscia più grande: la corsa disperata verso l’ospedale, l’urgenza di salvare una vita troppo giovane per andarsene.
Una bambina di appena un anno è morta al pronto soccorso del Brotzu, nonostante gli sforzi disperati dei medici per strapparla al suo destino.
I genitori, con il cuore in gola e la paura che si legge negli occhi, avevano chiamato il 118 dopo che la piccola, già debilitata da giorni, aveva improvvisamente peggiorato. Vomito, dissenteria, sintomi che sembravano un banale malanno di stagione, si sono trasformati in qualcosa di inarrestabile.
L’ambulanza è arrivata subito, la corsa verso il Brotzu è stata una sfida contro il tempo, ma nulla ha potuto fermare l’inevitabile.
I medici hanno tentato a lungo di rianimarla, lì, tra i monitor e i tubi di un pronto soccorso che troppo spesso si trasforma in teatro di drammi silenziosi. Alla fine, si sono dovuti arrendere, lasciando che il silenzio scendesse nella stanza, spezzato solo dal pianto inconsolabile dei genitori.
Le cause del decesso restano ancora un mistero. Saranno gli accertamenti a chiarire cosa abbia strappato la piccola alla vita, se un’infezione fulminante o un evento ancora più raro e crudele.
In una giornata come tante, una famiglia ha perso tutto. E Cagliari, dietro la frenesia della sua quotidianità, ha visto spegnersi una luce che non tornerà più.