CNA Sassari: contrarietà al progetto dei campi boa a Porto Conte e proposte alternative per lo sviluppo della nautica

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  Nei giorni scorsi, presso la sala consiliare del Quarter, si è tenuta una prima assemblea territoriale promossa dall’amministrazione comunale di Alghero per illustrare il progetto dei campi boa nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Capo Caccia e Punta Giglio”. Il progetto, presentato dall’Azienda Speciale Parco di Porto Conte alla Regione Sardegna, prevede l’installazione di campi ormeggio in cinque località: Le Ninfe, Porto Conte, Olandese, Rosso e Lazzaretto, con una distribuzione di ancoraggi per imbarcazioni di varie lunghezze. La CNA di Sassari, rappresentando le imprese nautiche del territorio, ha espresso perplessità e contrarietà al progetto. Gianni Sale, Presidente della CNA Sassari, e Angelo Angius, vicepresidente regionale, hanno sollevato preoccupazioni circa l’impatto economico e ambientale dell’iniziativa. Sale ha chiesto ufficialmente il blocco del progetto, evidenziando la necessità di una valutazione più attenta delle ricadute per il settore della nautica e per l’intera filiera economica locale. Il progetto attuale, che si aggiunge a precedenti interventi nella stessa area, mira a installare 125 nuove boe di ormeggio, alcune delle quali dedicate a imbarcazioni fino a 100 metri di lunghezza. 

  Una volta completato, l’intervento porterebbe la disponibilità complessiva a 216 boe tra la ZSC e l’Area Marina Protetta (AMP) di Porto Conte, contro le 91 boe già previste dal precedente finanziamento POR FESR 2014-2020. Il vicepresidente Angius ha espresso timori riguardo ai costi che i diportisti dovranno sostenere per l’ormeggio, calcolati a 3 euro per metro di lunghezza della barca. Inoltre, l’installazione dei campi boa potrebbe limitare ulteriormente le aree di balneazione, generando un potenziale danno al turismo balneare e alla fruizione libera della costa. Un ulteriore punto critico è rappresentato dal possibile impatto ambientale dovuto all’aumento del carico antropico in un’area delicata come la Baia di Porto Conte, rischiando di comprometterne gli equilibri ecosistemici. Angius ha avanzato una proposta alternativa che punta sul rilancio del porto di Alghero, considerato uno dei più grandi del Mediterraneo con i suoi circa 2.000 posti barca e un’estensione di 18 ettari. CNA Sassari sottolinea il potenziale economico del porto, suggerendo di concentrare gli investimenti su nuove infrastrutture e adeguamenti per aumentare la capacità di accoglienza delle imbarcazioni, migliorando i servizi per i diportisti in transito e residenti. A tal proposito, CNA ha sollecitato l’approvazione di un Piano Regolatore del Porto, ritenuto essenziale per una gestione sostenibile e strategica dell’infrastruttura. La CNA si è resa disponibile a collaborare con le istituzioni locali per sviluppare progetti in grado di coniugare sviluppo economico e sostenibilità ambientale, auspicando un percorso di dialogo con tutte le parti coinvolte per garantire un futuro prospero e rispettoso del patrimonio naturale di Alghero.