L’Associazione Nazionale Allevatori Cavallo Anglo Arabo e suoi Derivati (Anacaad) celebra vent’anni di attività con il convegno “Allevare il futuro - Tecniche di riproduzione assistita nel cavallo”, che si terrà a Ozieri, in piazza Borgia 4, a partire dalle ore 10. Un evento che unisce esperti e autorità, voluto per approfondire le innovazioni in campo veterinario e il futuro della riproduzione equina, nel segno della tradizione e della modernità.
Il cuore scientifico del convegno sarà rappresentato dall’intervento della dottoressa Irma Rosati, veterano del settore e specialista in fisiologia della riproduzione animale, attualmente alla guida del centro di produzione embrionale equino EquiARTs nel Regno Unito.
Con lei, personalità di rilievo quali il presidente dell’Anacaad, Stefano Ferranti, il sindaco di Ozieri Marco Peralta, e figure storiche come gli ex direttori dell’Istituto Incremento Ippico della Sardegna, Paolo Puddu e Diego Satta.
Dal 2004, l’Anacaad si è affermata come punto di riferimento per la tutela del cavallo anglo arabo, una razza di prestigio che riflette non solo la storia, ma anche il carattere dei territori sardi. Difendere e valorizzare queste tradizioni significa, per l’associazione, costruire un’eredità che guarda al futuro, coinvolgendo anche le nuove generazioni di allevatori in un percorso di responsabilità e di trasmissione di valori.
È questo il tratto distintivo di Anacaad, che nel silenzio operoso ha sostenuto allevatori e proprietari con risorse, servizi e formazione, senza mai perdere di vista l’obiettivo primario: la preservazione della razza.
Con collaborazioni che vanno dal Ministero dell’Agricoltura fino alla Commissione Tecnica Centrale, Anacaad si inserisce oggi nel contesto del settore equestre nazionale come un interlocutore credibile e innovativo. Questo convegno, dunque, non è solo una celebrazione, ma anche un’occasione di riflessione sul futuro della riproduzione equina, per affrontare le sfide dell’allevamento moderno con una competenza ormai ventennale.