Sassari: travolge un motociclista e simula un furto per coprire la fuga

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  Sassari, 10 ottobre 2024 - Ha investito un giovane motociclista, poi è fuggito senza prestare soccorso, come imposto dalla legge. Non pago della sua azione, ha perfino tentato di coprire le tracce simulando il furto della sua stessa auto. Protagonista di questo grave episodio un automobilista sassarese di 43 anni, ora denunciato dalla Polizia locale per omissione di soccorso, fuga e simulazione di reato. I fatti risalgono alla tarda serata di lunedì. L’uomo, al volante di una Hyundai, stava percorrendo la strada 16 della zona industriale di Predda Niedda. 

  Arrivato alla rotatoria che incrocia via Predda Niedda, ha invaso la carreggiata proprio mentre sopraggiungeva un motociclo Triumph, diretto verso la strada Sassari-Alghero. L’impatto è stato devastante: il motociclista è stato sbalzato dalla sua moto, compiendo un volo di diversi metri prima di cadere pesantemente sull’asfalto. Il veicolo a due ruote si è distrutto nell’urto, frammentandosi sotto la violenza dell’impatto. Mentre il giovane veniva soccorso e trasportato in ospedale con lesioni gravissime, l’automobilista non si è fermato per prestare aiuto, come previsto dalla legge. Anzi, si è allontanato dalla scena, sperando di farla franca. Ma un dettaglio lo ha tradito: nel violento impatto, la Hyundai ha perso il paraurti posteriore, su cui era fissata la targa. Questo particolare ha fornito agli agenti un primo elemento di identificazione. La fuga, tuttavia, è durata poco. Mezz'ora più tardi, una pattuglia della Polizia locale ha rintracciato l’auto abbandonata nel quartiere di San Giuseppe, in un'area sterrata davanti a un’edicola. 

  Le immagini delle telecamere di sorveglianza, che avevano immortalato il tragitto compiuto dal veicolo, hanno permesso agli agenti di ricostruire i movimenti del fuggitivo, che aveva scelto di parcheggiare in una zona appartata, cercando di nascondere le sue tracce. Ma la storia non finisce qui. Convinto di poter eludere le indagini, l’automobilista ha raggiunto a piedi via delle Conce e da lì ha contattato la centrale operativa della Polizia locale, denunciando il furto della sua auto. Un maldestro tentativo di depistaggio, che però ha solo aggravato la sua posizione. Gli agenti, infatti, lo hanno identificato rapidamente e lo hanno portato al comando di via Carlo Felice, dove è stato denunciato per simulazione di reato, oltre che per omissione di soccorso e fuga. Il caso riporta alla ribalta un problema grave che affligge la città di Sassari: le omissioni di soccorso. Nei primi dieci mesi del 2024, si sono registrati ben 42 episodi simili. Un numero che preoccupa, soprattutto considerando che, negli ultimi anni, le pene per chi non presta soccorso sono state inasprite. Eppure, il fenomeno sembra continuare a crescere, segno di una cultura dell’irresponsabilità e dell’egoismo che non accenna a scomparire. In questa vicenda, come in molti altri casi, la prontezza delle forze dell’ordine ha permesso di assicurare alla giustizia un colpevole che ha scelto la via della fuga anziché quella della responsabilità. Ma resta la domanda: quanto ancora si dovrà assistere a scene simili prima che si sviluppi una vera coscienza civica?