Ad Alghero, quando piove, è sempre una notizia. Ogni acquazzone diventa un problema, un disastro che si ripete negli anni. Non è la prima volta che le strade si trasformano in torrenti, e purtroppo, sembra che nulla cambi.
La città rimane in ginocchio di fronte alle prime piogge autunnali, mentre commercianti e cittadini contano i danni. Non è solo il maltempo il nemico, ma anche la cattiva gestione della manutenzione, come denunciano da tempo i residenti.
Questa volta a parlare è Marco Lombardi, referente regionale di Mioitalia, che punta il dito contro gli assessorati comunali all’ambiente e alle manutenzioni, guidati dagli assessori Raniero Selva e Francesco Marinaro. “Sono anni che noi commercianti subiamo la lentezza e l'incapacità di pianificare anche la semplice pulizia delle caditoie e dei canali pieni di spazzatura e intasati", afferma Lombardi. "Tutto questo porta al blocco della città e delle attività ancora aperte, che dovrebbero garantire un servizio efficiente in una città che vuole riprendersi e tornare ad essere una delle mete più gradite dai turisti".
Il problema, sottolinea Lombardi, non riguarda solo il turismo: "Ci troviamo con le attività che fanno il conto dei danni subiti dai continui allagamenti, con acqua mista a detriti e, a volte, reflui fognari che dalla parte alta della città si riversano nella zona del porto, e del lungomare sino ad arrivare a Fertilia. Queste negligenze, da parte di chi di competenza, portano solo problemi a tutte le attività economiche”.
Lombardi conclude con una nota di amarezza e un'ironia che riflette la frustrazione diffusa: “Il clima è cambiato e bisogna tenere pulite con maggiore frequenza almeno le caditoie… ormai delle famose ‘4 stagioni’ è rimasta solo la pizza”. Una battuta amara, che però evidenzia un problema reale: mentre ci si lamenta di quello che è andato perduto e i danni causati, l’attenzione alle necessità più immediate – come la manutenzione ordinaria – viene costantemente ignorata.