Sulla salita che da Alghero si arrampica verso Villanova Monteleone, la Scala Piccada ha chiesto il suo tributo. Erano le 13 di oggi, 28 settembre, quando Luigi Fazzino, 25 anni, pilota esperto di Siracusa, ha visto sfuggirgli il controllo della sua Osella PA30. Bastano pochi centimetri, un contatto con una roccia, e l’auto si ribalta in un turbinio di lamiere e polvere. L’aria si è fermata, il silenzio rotto solo dal rumore sordo del veicolo che finisce la sua corsa.
I soccorritori, abituati a queste scene, lo raggiungono in pochi istanti.
Fazzino è cosciente, ma il suo corpo sembra aver ceduto: non riesce a muovere una gamba. L'elicottero lo porta via, direzione ospedale di Sassari. E qui il colpo di scena: è illeso. Sì, illeso, nonostante la violenza dell’impatto.
Le gare in salita come Scala Piccada non fanno sconti a nessuno. Il fascino della velocità, l'adrenalina che scorre nelle vene dei piloti, tutto può trasformarsi in un istante in un incubo di metallo contorto. Ma oggi, il destino ha deciso diversamente. Forse è proprio questa la bellezza spietata delle corse: ogni curva è un patto col diavolo, ma stavolta Luigi Fazzino ha avuto la meglio.