Mercoledì alle 16, presso la Biblioteca Universitaria di Sassari, verrà inaugurata la mostra "Adelmo e gli altri confinati omosessuali in Lucania", un'esposizione che rimarrà aperta fino al 16 ottobre e che svelerà una pagina oscura e poco conosciuta della storia italiana.
La mostra vuole rendere omaggio alle persone omosessuali perseguitate e confinate durante il regime fascista, portando alla luce le sofferenze di chi fu costretto all'esilio forzato.
Attraverso documenti d'archivio provenienti dagli Archivi di Stato di Potenza e Matera, è stata ricostruita la storia di questa persecuzione, che colpì anche giovanissimi come Adelmo, il più giovane tra i confinati, appena 18 anni.
Il regime fascista considerava l'omosessualità una malattia da estirpare e per questo motivo confinava le persone omosessuali in località isolate, principalmente in Lucania e in Sardegna, nella zona del Sulcis.
L'iniziativa è stata promossa dalle associazioni Quer MOS Movimento Omosessuale Sardo e Agendo Nord Sardegna - Sassari, e si propone di far emergere e ricordare il dramma vissuto da queste persone, restituendo dignità e memoria a chi è stato ingiustamente perseguitato.