Dieci arresti per traffico internazionale di reperti di età nuragica

Reperti nuragici
  Il G.I.P. del tribunale di Sassari accogliendo la richiesta della Procura, ha emesso 10 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone (4 in carcere, 5 ai domiciliari e 1 con obbligo di dimora) ritenuti facenti parte di una associazione a delinquere di dimensioni transnazionali dedita alla ricettazione di beni appartenenti allo Stato, esportazioni illecite e illegittime ricerche archeologiche.

   In buona sostanza si tratta di traffico di reperti nuragici di grande valore nel mercato clandestino di opere d'arte. Al provvedimento del Gip si è giunti al termine di lunghe e laboriose indagini condotte dagli uomini del nucleo Tutela del Patrimonio culturale e del Comando provinciale di Sassari. Nel corso dell'operazione i militari hanno recuperato preziosi e rari reperti di rilevantissimo interesse storico archeologico.

   Il traffico aveva riferimenti di acquisti in Italia ma anche all'estero. Tra i reperti recuperati dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio vi è una navicella bronzea di epoca nuragica per valore di circa 600 mila euro, altro recupero un guerriero di bronzo con l'arco, valore 200 mila euro, e un'altra navicella con raffigurazioni taurine, valutata intorno al mezzo milione di euro

  . I provvedimenti restrittivi sono stati emessi a carico di Giovanni Battista Pirisi, di Sassari, Giovanni Puggioni, di Torralba, Michele Zara, Codrongianus, Giovanni Antonio Sanna, Torralba, Salvatore Puggioni, Sorso, Pietro Manghina, Sennori, Sebastiano Achenza, Sedini, Michele Luca Gerolamo Falchi di Tortolì, Costantino Ariani di Sassari e Albino Manunta di Bulzi.