Oristano e Nuoro: Operazione dei carabinieri porta all'arresto di due indagati per rapina e detenzione di armi e droga

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  Nelle province di Oristano e Nuoro, un’operazione su vasta scala ha visto l’intervento coordinato dei Carabinieri della Compagnia di Ghilarza, del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Oristano, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e da un elicottero dell’11° Nucleo Elicotteri di Cagliari-Elmas. L'operazione, condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Oristano, ha portato all'esecuzione di due fermi di indiziato di delitto nei confronti di due uomini di Orotelli (NU), già noti alle Forze dell'Ordine. I due indagati sono ritenuti responsabili di una rapina a mano armata avvenuta il 14 dicembre 2022 presso l’ufficio postale di Norbello (OR).

  Durante il colpo, uno dei rapinatori, con il volto coperto da un passamontagna e armato di pistola, si era fatto consegnare 600 euro dall’impiegata per poi fuggire a bordo di un'auto guidata dal complice. Le indagini, avviate subito dopo la rapina, si sono rivelate particolarmente complesse. Grazie alla fitta rete di informazioni raccolte dai Carabinieri di Ghilarza e al Nucleo Investigativo Provinciale, nonché all'analisi delle telecamere di videosorveglianza e alla collaborazione del RIS di Cagliari, è emerso che i malviventi si erano allontanati a bordo di una Ford Focus blu, individuata come il veicolo utilizzato per la fuga. Le analisi condotte sui filmati hanno permesso di identificare la corporatura di uno degli indagati come compatibile con quella del rapinatore ripreso. L’operazione ha portato non solo all’arresto dei due uomini, ma anche al sequestro di un vasto arsenale e di una significativa quantità di droga. Durante le perquisizioni nelle abitazioni e nei casolari frequentati dagli arrestati, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 38,755 kg di cannabis, un fucile sovrapposto con matricola abrasa, una pistola semiautomatica modificata, munizioni di vario calibro, 800 grammi di gelatina esplosiva da cava, un telefono cellulare, abbigliamento usato durante la rapina, e quasi 5.000 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecite.

  La scoperta di tale quantità di armi e droga non solo conferma la pericolosità del gruppo, ma getta luce su un contesto criminale ben radicato, con possibili collegamenti ad altre attività illecite nella zona. L’operazione, che ha coinvolto diverse forze dell’ordine, rappresenta una risposta decisa a una rapina che aveva destato grande preoccupazione nella comunità locale, preoccupazione aggravata dalla vicinanza territoriale con il Nuorese, un'area storicamente difficile sotto il profilo della criminalità. Le indagini non sono concluse: gli inquirenti stanno lavorando per chiarire le fasi di pianificazione della rapina e per individuare eventuali legami con altri episodi criminali. Va ricordato che il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare, adottata durante le indagini preliminari. I destinatari del provvedimento sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva, e hanno il diritto di impugnare la misura cautelare nei modi previsti dalla legge.