Piogge e sversamenti: Cinque spiagge di Santa Teresa Gallura interdette alla balneazione

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  Un'amara sorpresa attende i residenti e i turisti di Santa Teresa Gallura: cinque delle sue più celebri spiagge sono state dichiarate non balneabili a causa degli sversamenti provocati dalle intense piogge che hanno colpito la zona nelle ultime ore. Le spiagge di La Marmorata, Porto Quadro, Cala Sambuco e la rinomata Rena Bianca, perla della costa gallurese, sono state temporaneamente interdette alla balneazione. L’annuncio è stato dato direttamente dalla sindaca Nadia Matta attraverso i suoi canali social. Con un messaggio chiaro e trasparente, la prima cittadina ha avvisato la comunità dei divieti imposti, spiegando le ragioni dietro questa decisione difficile ma necessaria. «Le intense e straordinarie piogge hanno purtroppo provocato sversamenti nelle acque del nostro litorale, come in altri litorali di tutta Italia, rendendo temporaneamente non sicura la balneazione», ha dichiarato Matta. 

  Consapevole del disagio che questo comporta, soprattutto per i tanti turisti che hanno scelto Santa Teresa Gallura come meta per le proprie vacanze estive, la sindaca ha voluto rassicurare i suoi concittadini e i visitatori. «La sicurezza e la salute pubblica sono la nostra priorità assoluta», ha ribadito, sottolineando l'impegno dell’amministrazione comunale nel monitorare costantemente la qualità delle acque insieme alle autorità competenti e ai tecnici specializzati. Matta ha espresso fiducia nel fatto che le condizioni torneranno presto alla normalità, consentendo a tutti di tornare a godere del mare cristallino che rende Santa Teresa una delle destinazioni più ambite della Sardegna. Nel frattempo, ha invitato a esplorare le altre meraviglie del territorio, dai paesaggi mozzafiato alle ricchezze culturali, che fanno di questo angolo di Sardegna una meta unica e affascinante. Questo episodio, che si inserisce in un quadro più ampio di emergenze ambientali che stanno colpendo varie zone d’Italia, è un campanello d'allarme su quanto il nostro ecosistema sia fragile e su come le condizioni meteorologiche estreme possano mettere a rischio non solo il turismo ma anche la salute pubblica. Rimane da vedere quanto tempo sarà necessario per ripristinare la sicurezza delle acque, ma una cosa è certa: Santa Teresa Gallura e le sue comunità non si arrenderanno, continuando a lavorare con determinazione per proteggere e valorizzare il proprio territorio.