Un ragazzo di 23 anni, in vacanza ad Alghero, è stato vittima di un'aggressione violenta e ingiustificata durante una serata nella discoteca "Touch on the Beach". Il video dell'aggressione, che circola incessantemente nelle chat e sui social media, mostra chiaramente la dinamica dei fatti: il giovane, immobilizzato da un buttafuori che lo stringe con un braccio attorno al collo, viene colpito ripetutamente al volto. Le immagini sono scioccanti. La vittima, con voce spezzata dalla paura, tenta disperatamente di spiegare di non avere nulla a che fare con la lite scoppiata a pochi metri di distanza da lui. Ma i suoi tentativi di difendersi vengono ignorati. L'addetto alla sicurezza, che secondo diverse testimonianze faceva parte dello staff del locale e indossava l'auricolare, lo colpisce con due violenti pugni, uno dei quali lo ferisce gravemente all'occhio.
Dopo l'aggressione, il ragazzo è stato soccorso dai suoi amici e portato in bagno per cercare di tamponare il sangue. Ma la mattina successiva, le sue condizioni si sono aggravate al punto da richiedere un intervento medico urgente. È stato trasportato all'ospedale, dove i medici gli hanno diagnosticato fratture multiple e una prognosi iniziale di trenta giorni, che potrebbe aumentare dopo ulteriori interventi chirurgici necessari per salvare il suo occhio.
Le dichiarazioni del titolare della discoteca, che ha cercato di prendere le distanze dall'accaduto affermando che l'aggressore non faceva parte del personale ufficiale, non hanno convinto. Secondo le testimonianze raccolte, l'uomo indossava chiaramente l'abbigliamento tipico della sicurezza del locale, con tanto di auricolare e radiolina. Questa contraddizione solleva domande inquietanti sulla gestione della sicurezza nei locali notturni di Alghero e sulla formazione del personale impiegato.
L'ex assessore all'ambiente di Alghero, Andrea Montis, ha espresso con parole dure il suo disappunto, non solo per l'accaduto ma anche per la decadenza generale che sembra aver colpito il settore della vita notturna in città. Secondo Montis, chiamare "discoteca" il "Touch on the Beach" è un insulto a chi ha lavorato seriamente per anni nel mondo della notte ad Alghero, un mondo che sembra ormai sparito, soppiantato da situazioni "dozzinali" che gettano un'ombra cupa sulla reputazione della città.
Montis ha sottolineato come la zona attorno al locale sia diventata un simbolo di degrado, con avventori che devastano la costa e situazioni fuori controllo fin dalle prime ore del mattino. Questa situazione, a suo dire, ha persino portato alla chiusura di attività gestite in modo impeccabile fino a poco tempo fa, come la Dog Beach, i cui gestori hanno rinunciato a partecipare ai bandi a causa dell'impossibilità di continuare a operare in un contesto così deteriorato.
L'aggressione al 23enne, dunque, non è solo un episodio di violenza, ma rappresenta un sintomo di un problema più ampio che riguarda la sicurezza, la gestione dei locali notturni e il rispetto del territorio ad Alghero. È imperativo che le autorità locali e regionali intervengano con decisione per evitare che episodi simili possano ripetersi e per garantire che la movida algherese torni a essere sinonimo di divertimento sicuro e di qualità.