Paura a Spargi: Cinghiale morde bambino di 9 anni ai testicoli

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  L’isola di Spargi, solitamente quieta e riservata a chi cerca la bellezza senza tempo dell’arcipelago de La Maddalena, è stata teatro di un evento che per poco non si è trasformato in tragedia. Un bambino di 9 anni, appena sbarcato sull’isola insieme alla famiglia, è stato attaccato da un cinghiale. Il fatto è accaduto il 17 agosto, nel cuore di una giornata che avrebbe dovuto essere all’insegna della serenità e del mare. 

   Il cinghiale, animale che appartiene ormai a un mondo che credevamo di aver addomesticato, ha morso il bambino ai genitali. E questo, lo sappiamo, è già abbastanza per far tremare chiunque. Fortuna ha voluto che l’intervento dei presenti fosse tempestivo: il bambino è stato portato d’urgenza all’ospedale Paolo Merlo, dove i medici hanno applicato sei punti di sutura. Poteva andare molto peggio, e questo è il primo pensiero che dobbiamo tenere in mente. Ma c’è un altro pensiero che dovrebbe seguirlo, e questo riguarda la gestione di un patrimonio naturale che, per quanto bello, nasconde insidie. La presenza di fauna selvatica, così preziosa da un punto di vista naturalistico, non può essere ignorata quando si tratta di garantire la sicurezza di chi queste isole le visita e, forse, le idealizza un po' troppo. Il rischio è che episodi come questo si ripetano, se non si interviene con la giusta misura. Siamo davvero pronti a fare i conti con la natura com'è, senza romanticismi ma con la consapevolezza che, in certe situazioni, la sicurezza viene prima di tutto? Questa vicenda, per quanto isolata, deve ricordarci che non esiste paradiso senza regole, e che il rispetto della natura include anche il rispetto delle sue forze.