Arrestato il presunto autore della maxi truffa all’anziana zia del Presidente della Regione Sardegna

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In un’operazione congiunta tra i carabinieri di Nuoro e Napoli, è stato arrestato nella notte un cittadino napoletano, sospettato di essere il responsabile di una truffa ai danni di un'anziana donna, zia del Presidente della Regione Sardegna. L’uomo, utilizzando la tecnica del “finto maresciallo dei Carabinieri”, sarebbe riuscito a introdursi nell’abitazione della vittima il 17 luglio scorso, sottraendole denaro e preziosi di ingente valore. Le indagini, avviate immediatamente dopo la denuncia della vittima, hanno visto i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Nuoro e della locale stazione dei Carabinieri impegnati in un’intensa attività investigativa. Attraverso l’analisi di decine di filmati delle telecamere di sorveglianza cittadine e altri accertamenti tecnici, gli inquirenti sono riusciti a individuare un veicolo riconducibile all’indagato, collegando infine quest’ultimo al crimine. Il modus operandi dell’uomo, particolarmente abile nel carpire la fiducia degli anziani, includeva la simulazione di situazioni di emergenza, come il pagamento urgente di cauzioni inesistenti. Questa tattica, che fa leva sulla vulnerabilità e sulla fiducia delle persone anziane, non è nuova, ma continua a mietere vittime, nonostante le numerose campagne di informazione e prevenzione. La complessità del caso ha richiesto un approccio investigativo meticoloso, e non si esclude che altre persone possano essere coinvolte. Le indagini proseguono, con gli inquirenti determinati a fare piena luce su ogni aspetto della vicenda. Questa ennesima truffa ai danni di persone anziane solleva ancora una volta il tema della protezione dei più vulnerabili. Le autorità continuano a raccomandare di diffidare sempre degli sconosciuti e di non esitare a contattare le forze dell’ordine in caso di situazioni sospette. Il procedimento penale è ancora nella fase preliminare, e sarà il successivo processo a stabilire la colpevolezza o l’innocenza dell’indagato, che al momento resta presunto innocente fino a prova contraria.