La tragedia di Cala Girgolu: turista 19enne muore annegato durante lo snorkeling

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  Cala Girgolu, un paradiso di cristallo dove il sole e il mare si incontrano in un abbraccio eterno, oggi è stato teatro di una tragedia che lascia un vuoto incolmabile e una scia di domande senza risposta. Erano le tredici quando il destino ha deciso di colpire senza pietà. Un giovane di appena diciannove anni, un ragazzo della Lombardia, ha trovato la morte nelle acque limpide di questa perla della Sardegna, una morte che ha il sapore amaro dell'ingiustizia e della fragilità umana. Stava facendo snorkeling, il ragazzo. Con la maschera sul volto e il cuore pieno di quella spensieratezza che solo la gioventù può concedere, esplorava i fondali marini, ignaro che il suo ultimo respiro si stava avvicinando. Un malore improvviso, una morsa invisibile che lo ha stretto senza preavviso, portandolo verso un abisso dal quale non sarebbe più risalito. Il mare, che fino a un istante prima era stato il suo compagno di giochi, è diventato il suo ultimo rifugio. La scoperta del corpo ormai senza vita è stata uno shock per i bagnanti presenti sulla spiaggia. 

  Un'immagine che nessuno avrebbe mai voluto vedere, una scena che rimarrà impressa nella loro memoria come una cicatrice. Immediatamente è stato dato l'allarme: i medici del 118 sono accorsi con la speranza di strappare quel giovane alla morte. Ma il destino, ancora una volta, si è dimostrato implacabile. Ogni tentativo di rianimazione è risultato vano e non è rimasto altro da fare che constatare il decesso. Anche la Guardia Costiera di Olbia è intervenuta, ma non c'era più nulla da fare. Cala Girgolu ha perso, per un crudele scherzo del destino, uno dei suoi visitatori. Un giovane pieno di vita, ora ridotto a un corpo senza vita, restituito dal mare che tanto amava. È una tragedia che ci ricorda, con una durezza che solo la realtà sa imporre, quanto sia fragile la nostra esistenza. Una tragedia che colpisce, strazia e lascia un senso di vuoto e impotenza. Cala Girgolu, oggi, è testimone silenzioso di un dolore che non si può dimenticare, di una vita spezzata troppo presto, di un giovane che non tornerà più a riva.