Istentales in Prima Linea: Il Flash Mob Contro l’Eolico Selvaggio

-
  Due giorni fa, nella serata inaugurale dell'Europeade, una manifestazione che celebra la diversità culturale europea, la Sardegna ha trovato il suo paladino. Gigi Sanna, portavoce degli Istentales, è salito sul palco non per incantare il pubblico con le melodie del folklore isolano, ma per lanciare un grido di battaglia contro le speculazioni energetiche che minacciano la sua terra. Un “NO” secco, deciso, rivolto all’eolico selvaggio che sta devastando il paesaggio sardo. Durante l’intervista con Giuliano Marongiu, Sanna non ha esitato a ribadire il proprio dissenso, sottolineando che l'Europeade, per quanto importante e bella, non poteva far dimenticare ciò che stava accadendo in Sardegna. “L’Europeade è una bellissima manifestazione, ma non possiamo ignorare ciò che sta accadendo in Sardegna aldilà del folklore e della tradizione,” ha dichiarato con passione. La serata ha preso una piega ancora più polemica quando i sostenitori degli Istentales hanno inscenato una protesta contro il service della manifestazione, reo di aver tagliato le riprese dell’esibizione finale. Quest’ultima, una poesia sui soprusi subiti dall’Isola, non ha avuto la visibilità sperata, suscitando l’indignazione di artisti e spettatori. L'epilogo di questa movimentata serata è stato un Gigi Sanna orgoglioso, che ha dichiarato di essere fiero di aver portato la battaglia dei Sardi sul palco dell'Europeade. Ha promesso che questo è solo l'inizio: altre iniziative verranno organizzate per difendere l'ambiente sardo dalle mire speculative. 

  Le energie rinnovabili, tra cui l'eolico, sono una componente fondamentale della transizione energetica globale. Certo, nessuno vuole vedere la Sardegna trasformata in una distesa di torri eoliche, ma è altrettanto vero che bisogna trovare un equilibrio tra sviluppo sostenibile e tutela del paesaggio. Il problema, come sempre, risiede nella gestione. Speculazioni energetiche? Certo, sono una minaccia. Ma la risposta non può essere un rifiuto totale e categorico. Serve dialogo, pianificazione e soprattutto, serve che le decisioni vengano prese coinvolgendo le comunità locali, non calate dall'alto da chi vede solo il profitto. Così, mentre Gigi Sanna e gli Istentales continuano la loro battaglia, speriamo che il loro grido d'allarme non venga strumentalizzato né ignorato, ma piuttosto accolto come un invito a fare le cose per bene. La Sardegna merita rispetto e attenzione, e se questo significa mettere un freno all’eolico selvaggio, ben venga. Ma ricordiamoci che il mondo va avanti, e con esso anche la necessità di trovare nuove fonti di energia pulita. Ecco il vero dilemma che i Sardi, e tutti noi, dobbiamo affrontare.