Tensione sul Lago di Maccheronis: L'esperto smentisce le autorità, l'assessore risponde con dati ufficiali

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  Un recente articolo pubblicato su un noto quotidiano sardo ha scatenato una vivace discussione riguardo la reale situazione dell’invaso di Maccheronis, che dovrebbe fornire acqua alla Baronia, un’area che sta affrontando una grave siccità. Gianfranco Dalu, figura di spicco nella gestione idrica sarda, ha sollevato dubbi sui dati ufficiali, sostenendo che i volumi d’acqua invasati siano molto superiori a quanto riportato dalle autorità. Dalu, ingegnere in pensione, ha dichiarato: «Non voglio creare allarmismi, ma mi pare che l’emergenza sia stata creata a tavolino: dicono che qui ci siano cinque milioni di metri cubi invasati, secondo me ce ne sono almeno il triplo. Le campagne si possono salvare». 

  Di fronte a queste affermazioni, l’assessore dei lavori pubblici Antonio Piu ha sentito la necessità di intervenire per chiarire la situazione e riportare i dati tecnici ufficiali, al fine di evitare confusione e falsi allarmi. Piu ha spiegato che il rapporto tra la quota del lago e i volumi contenuti dallo sbarramento, noto come “curva di invaso”, è un elemento tecnico cruciale per valutare la situazione. Ha inoltre evidenziato che le misurazioni effettuate da Dalu tramite un sistema GPS potrebbero non essere affidabili se non correttamente tarate. «I dati progettuali dello sfioratore ci dicono che la quota di riferimento della parte alta della soglia è posta a quota 35.50», ha chiarito Piu.

  «Le misurazioni effettuate da diversi soggetti indipendenti (Consorzio di Bonifica, ENAS, ARPAS) mostrano che oggi il livello dell’acqua si trova sotto questa soglia, esattamente a quota 33.31, a cui corrisponde un volume accumulato di 4.822 milioni di metri cubi». Piu ha ribadito che la situazione della diga è critica e che le restrizioni idriche in atto sono necessarie per garantire l’approvvigionamento idrico civile. Ha poi sottolineato l’importanza di evitare la diffusione di informazioni non verificate che possano creare inutili allarmi e tensioni. «Quello che trovo grave e che con tutte le forze dobbiamo, a tutti i livelli, evitare è di creare falsi allarmi e alimentare un clima di sospetto e di tensione», ha concluso l’assessore, ricordando la disponibilità del suo assessorato a fornire informazioni e chiarimenti su questo e altri temi di competenza.