Come è stata uccisa Francesca Deidda? Attesa per l’esito dell’autopsia

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  La nebbia dell’incertezza si addensa attorno alla tragica fine di Francesca Deidda. La donna, scomparsa lo scorso 10 maggio da San Sperate, è stata ritrovata ieri, ridotta a resti umani all’interno di un borsone nero da calcio, abbandonato nelle vicinanze del Ponte romano lungo la vecchia Orientale Sarda, in territorio di San Vito. Oggi, l’attesa per l’esito dell’autopsia potrebbe fornire la chiave di volta di una vicenda che tiene col fiato sospeso un’intera comunità. Il ritrovamento macabro, avvenuto in un’area boschiva a ridosso della SS 125, ha subito indirizzato i sospetti verso Francesca, dati i reperti rinvenuti nei giorni precedenti: un bite dentale, chiazze di sangue e un accappatoio, inequivocabilmente collegati alla donna dai carabinieri del RIS. Il PM Marco Cocco ha affidato questa mattina l’incarico al medico legale Roberto Demontis, con l’obiettivo di accertare non solo l’identità dei resti, ma soprattutto di determinare le cause della morte. L’ipotesi che l’omicidio possa essere avvenuto altrove, con il corpo successivamente trasportato e occultato in questa zona isolata, non è da escludere. 

  Al centro delle indagini, il marito della vittima, Igor Sollai, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Sollai, che continua a proclamarsi innocente, sostiene che la moglie si sia allontanata volontariamente. Una difesa che appare sempre più fragile man mano che emergono nuovi elementi a suo carico. I carabinieri di Iglesias, sotto la guida del maggiore Fabio Alfieri, lavorano incessantemente per far luce su ogni dettaglio della vicenda. Il quadro che si delinea è quello di un delitto ancora avvolto nel mistero, con molte domande senza risposta. È stata uccisa nello stesso luogo dove sono stati trovati i reperti? Chi è il vero responsabile di questo efferato crimine? La speranza è che la perizia necroscopica possa dare una svolta decisiva, avvicinando la verità e rendendo giustizia a Francesca Deidda. Nella comunità di San Sperate, lo sgomento e il dolore si mescolano all’attesa. Ogni notizia è seguita con trepidazione, nella speranza che le ombre di questa tragica vicenda possano finalmente dissiparsi, rivelando la cruda realtà dei fatti e ponendo fine a un capitolo oscuro della cronaca locale.