Anziana rifiutata dalla casa di riposo di Golfo Aranci. ‹Non cammina› e la rispediscono a Porto Torres

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  Rispedita al mittente come un pacco postale. La signora Margherita, 76 anni originaria di Buddusò, si è vista rifiutare l’accoglienza dalla casa di riposo San Giuseppe di Golfo Aranci. E’ accaduto la settimana scorsa ma, dopo un primo momento di sbigottimento, la famiglia non è riuscita a contenere la rabbia per una storia a dir poco paradossale. Margherita vive nella casa “Domo Mea” di Porto Torres. E’ lì da 4 anni e i familiari che stanno in Gallura, per avere rapporti più frequenti, vista la vicinanza, hanno pensato di proporle il trasferimento nella struttura golfarancina gestita dalle suore. Lei aveva accettato di buon grado. “Era tutto apposto, la sua stanza era pronta, abbiamo persino dato una caparra per sancire l’accordo e invece...”, dice il fratello lasciando in sospeso la frase con le braccia al cielo, invece quando la signora è arrivata con un autoambulanza guidata dai volontari dell’associazione Monte Ruiu che erano andati a prenderla a Porto Torres, una delle suore non l’ha fatta entrare nella casa di riposo. “Quella non cammina - avrebbe detto rivolgendosi di familiari che l’accompagnavano - portatela dove volete ma non qui”.

 Inutili i tentativi di convincerla sul fatto che Margherita cammina regolarmente con un carrello per la deambulazione. Una circostanza comunissima tra gli anziani con problemi di osteoporosi. Non c’è stato niente da fare. A quel punto si accesa una discussione che ha avuto l’unico effetto di innervosire la signora Margherita. “Mi sono sentita umiliata - ci ha raccontato lucidamente al telefono - al punto che ero arrivata alle 17,00 e dopo mezz’ora di discussioni mi sono fatta riaccompagnare a Porto Torres. Non si sono comportati bene con me. Avevo già fatto il viaggio d’andata con fatica e sono stata costretta a fare immediatamente ritorno. Dopo oltre 4 ore in ambulanza sono stata anche male. Ma la cosa che ho sentito di più è stata la grande umiliazion”. I fratelli hanno fatto appello agli accordi presi con la direttrice “Una suora gentilissima - dice uno dei due -. In quel momento invece se n’è presentata un’altra che non conoscevamo. Le abbiamo anche proposto di tenere Margherita almeno qualche giorno in prova così si sarebbe resa conto che nostra sorella è una donna intelligente e garbata. Ha solo bisogno di un po’ di assistenza per aiutarla a lavarsi, per il resto è perfettamente autonoma. Niente da fare”. Ambulanza e l’auto che la seguiva in cui i familiari avevano caricato tutte le sue cose, sono tornati indietro. Ora Margherita non ne vuole sentir parlare di un nuovo trasferimento in un’altra struttura. Ha paura che si ripresenti una altra volta la stessa situazione. Ci vorrà un po’ di pazienza ma i fratelli sono già alla ricerca di una nuova sistemazione consapevoli che la loro paradossale disavventura non potrà accadere ancora.

      di Mauro Orrù