Una svolta decisiva della vicenda riguardante Silvia Caramazza, la donna bolognese trovata cadavere nel congelatore della sua abitazione di Bologna, si è vissuta oggi a Olbia dove i carabinieri della compagnia hanno arrestato Giulio Caria, 34 anni, imprenditore di Berchidda, con la grave accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
Nelle ultime ore la vicenda ha imboccato quello che sembra il canale conclusivo delle indagini che ha acceso i riflettori sull'imprenditore berchiddese.
L'uomo negli ultimi giorni, utilizzando il telefonino della compagna, rispondeva ai messaggi e alle telefonate, sostenendo che la compagna non era in grado di rispondere, che si trovavano in vacanza in Sicilia, e, nell'ultimo contatto con la Polizia, che Silvia aveva deciso di fare una vacanza da sola in Grecia e che non era in grado di fornire maggiori particolari.
Una serie di risposte poco credibili e che hanno mosso gli uomini della Questura di Bologna a disporre una immediata visita nell'appartamento della donna.
Sfondata la porta hanno trovato macchie di sangue nella casa e Silvia Caramazza, ormai cadavere, richiusa nel congelatore della cucina.
Ora Giulio Caria, in carcere a Tempio, sarà trasferito a Bologna per gli interrogatori e dovrà difendersi dalla gravissima accusa.
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