Verso il rilancio: Il Water Paradise di Sorso in cerca di una nuova vita

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  Provare a ripartire. Dopo più di quattro anni di stasi, il Water Paradise di Sorso potrebbe tornare ad essere meta ambita. Alcuni imprenditori hanno mostrato particolare interesse ed avrebbero potuto essere anche di più, se non fossero stati scoraggiati dal costo eccessivo. 

  Due milioni o giù di lì non sono nelle tasche di tanti ed anche chi vorrebbe sobbarcarsi l’onere di rilanciare la struttura dovrebbe comunque esporsi con le banche. Alcune proposte sono arrivate e sono al vaglio. Per dare nuovamente vita alla struttura anche il comune di Sorso, sindaco in testa, è pronto a tendere la mano a chi si proponesse con referenze certificate. 

  È stato il covid, a suo tempo, a bloccare una struttura, comunque unica nel Nord-Ovest dell’isola. Nato da un’idea di Giorgio Bagella, il parco acquatico, che era in funzione dal 1997, qualche anno fa è stato acquisito da una società che potrebbe annoverare anche la famiglia Seu di Tonara. Nello specifico, quest’ultimo gruppo parrebbe uno dei più accreditati per effettuare un investimento dalle proporzioni elevate. 

  Un anno e mezzo fa era stato fatto un tentativo di far rivivere il Water Paradise, ma naufragò miseramente. Ora i tempi appaiono maturi per rimettere tutto in discussione e far riflettere le maestranze. Sarebbe un’occasione, da non sprecare, per offrire posti di lavoro e per alzare l’asticella del divertimento in acqua dei più giovani, soprattutto sotto la canicola nei mesi estivi come alternativa al mare. E se si perdesse ancora una volta il treno sarebbe quasi autolesionistico, visti i livelli di accoglimento dell’idea verificatisi sino a prima della pandemia.

 

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