Sassari - In un supermercato cittadino, davanti agli scaffali delle materie prime, un rito quasi quotidiano si ripete. Clienti, con la spesa in mano, guardano in silenzio, sgranando gli occhi. Sui cartellini dei prezzi, cifre inaspettate: 9,50 euro per una bottiglia d’olio extra vergine d’oliva, con picchi fino a 12 euro. Non lontano, le confezioni di latte a lunga conservazione presentano cifre altrettanto stupefacenti: tra 1,10 e 1,50 euro al litro, con un ulteriore rincaro per chi cerca opzioni senza lattosio.
Il fenomeno non si limita a questi due prodotti. Pasta, riso, legumi e molti altri generi alimentari di prima necessità hanno visto prezzi aumentare in maniera esponenziale negli ultimi mesi. Secondo un'analisi recente, lo scontrino medio degli sardi è cresciuto del 21%, un dato che non si vedeva da anni.
Di fronte a questo scenario, il Governo ha lanciato il "trimestre anti-inflazione", un'iniziativa volta a contenere i prezzi dei beni di prima necessità e tutelare il potere d'acquisto dei consumatori. L'obiettivo è ambizioso: coinvolgere l'intera filiera, dalle farmacie ai produttori, dalle parafarmacie alle cooperative, nell'effort di mantenere prezzi equi. Questa iniziativa coinvolge sia i beni alimentari che quelli non alimentari di largo consumo, ivi compresi prodotti per l'infanzia e la cura della persona.
Le imprese della distribuzione che hanno deciso di aderire al progetto si impegnano a offrire una selezione di prodotti a prezzi contenuti e, ulteriormente, a non aumentare i prezzi di questi articoli dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023.
E come funziona, in pratica, questo intervento di calmierazione dei prezzi? Le soluzioni sono diverse e flessibili, nel rispetto della libertà di impresa. Queste possono includere prezzi fissi, promozioni, iniziative sui prodotti a marchio del distributore (private label) e carrelli a prezzo scontato o unico.
Tornando alla situazione in Sardegna, è evidente che l'isola è una delle più colpite dalla spinta inflazionistica, e la necessità di interventi come il "trimestre anti-inflazione" diventa sempre più urgente. Ma oltre alle iniziative governative, è fondamentale anche l'attenzione e l'impegno da parte delle istituzioni locali, dei produttori e dei distributori.
L'accesso a cibo di qualità a prezzi equi è una questione cruciale, che richiede attenzione e soluzioni concrete da tutte le parti coinvolte. Solo con un'azione congiunta sarà possibile rispondere efficacemente a questa sfida.