Morra: Quel gioco antico che fa ancora tendenza (e ci fa sorridere!) - Sabato e domenica Murramundu a Urzulei

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  Ah, la Sardegna! Dove non si può fare una festa di paese senza sentire nell'aria l'eco pulsante della morra. E se non hai idea di cosa stiamo parlando, allora ti sei perso un gioiellino dell'antica tradizione romana. Immagina un frenetico gioco di dita che si muovono rapidamente, con voci che si accavallano, mentre tutti cercano di indovinare il numero di dita alzate. Sembra un po' come una versione antica di "carta-forbici-sasso", ma con più adrenalina e stile! Resistendo al test del tempo, la morra continua ad avere il suo momento di gloria, soprattutto nei piccoli paesi dell'interno.

  E quando parliamo di "momento di gloria", intendiamo competizioni internazionali come la "Murramundu" di Urzulei, in Ogliastra. Quest'anno, la festa batte il suo ventesimo anno e si terrà il 16 e 17 settembre. Organizzata dalla poeticamente denominata associazione "Sòciu po su jocu de sa murra", l'evento attira i più autentici e appassionati murradores (giocatori di morra) da tutto il mondo. Quest'anno, quasi 200 entusiasti provenienti da ogni angolo d'Europa – dalla Spagna alla Francia, passando per la Croazia e arrivando sino alla Sicilia – si riuniranno per celebrare questo gioco tradizionale. 

  E come dice Fabrizio Vella, il presidente dell'associazione che ha ideato la Murramundu, dietro tutto ciò c'è un "enorme sforzo organizzativo ed economico". Ma lo spirito dietro la manifestazione? È semplicemente "un incontro tra popoli e culture diverse ma unite dal Mediterraneo". 

  Insomma, tra competizioni accese e convegni seri sulla morra, Urzulei si trasforma nella capitale non ufficiale della morra per un fine settimana. E come non potrebbe? In un mondo in continua evoluzione, è rinfrescante vedere piccole realtà rurali che non solo conservano ma celebrano il passato, reinventandosi con un pizzico di ironia e tanta passione. E noi diciamo: "Lunga vita alla morra... e alle dita veloci!"