Attenzione nei riguardi dei familiari dei pazienti che possono
comunicare via telefono con l'accettazione del Pronto soccorso e,
attraverso questa, se necessario, direttamente con il medico.
Inoltre, c'è la disponibilità degli operatori del pre-triage che
possono fornire informazioni sul percorso diagnostico del paziente.
È questo, in breve, quanto viene fatto già da tempo dal Pronto
soccorso dell’Aou di Sassari per i parenti dei pazienti che si
rivolgono alla struttura di viale Italia.
Dall'inizio della pandemia, infatti, nella sala d'aspetto del pronto
soccorso è vietata l'attesa degli accompagnatori.
A questi viene richiesto di lasciare il proprio recapito telefonico
all'infermiere del triage, per le comunicazioni da parte del medico e
per quelle relative alla conclusione del percorso in Pronto soccorso.
Inoltre gli accompagnatori possono chiamare l'accettazione del Pronto
soccorso per ricevere informazioni.
Il contatto con i familiari viene fatto da parte del medico quando
avviene la dimissione del paziente dal Pronto Soccorso, durante il
ricovero in un reparto, al momento della visita medica e in caso di
pazienti non collaboranti o con stato cognitivo alterato.
I parenti, inoltre, possono rivolgersi direttamente al personale del
pre-triage che, dopo aver sentito direttamente il Pronto soccorso,
fornisce loro informazioni sullo stato di avanzamento del percorso
diagnostico.
È, invece, soltanto il medico a fornire ai parenti
notizie sulle condizioni cliniche del congiunto.
«Preme precisare – spiega l'Azienda di viale San Pietro – che verso i
familiari dei pazienti c'è massima attenzione e disponibilità da parte
di tutto il personale del Pronto Soccorso. La struttura fa il
possibile, anche compatibilmente con l'attività e le priorità
assistenziali cui bisogna far fronte all’interno della struttura. È
comprensibile che la preoccupazione per il proprio caro possa essere
accompagnata da una eccessiva ansia di ricevere notizie e i contatti
che si riesce a garantire potrebbero sembrare insufficienti».
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