Il Giraglia, il traghetto della Moby che collega Santa Teresa di Gallura con Bonifacio, a causa di un incidente con uno scoglio avvenuto ieri in cui si è aperto uno squarcio di circa 8 metri, è ora fermo in porto. La nave, uscendo dal porto di Santa Teresa, avrebbe urtato uno scoglio ed è immediatamente rientrata per ragioni di sicurezza. Il fatto grave è che al momento non c’è nessuna nave disponibile per sostituire il Giraglia e garantire quindi il sevizio di collegamento tra le due isole.
Immediata la denuncia di Mauro Pili, leader del movimento politico Unidos da sempre attento alle questioni relative ai trasporti, che chiede alla Regione di rescindere il contratto con la Moby. Pili ha inoltre dichiarato di voler procedere con un esposto alla procura per interruzione di pubblico servizio, oltre la verifica dei rischi per la sicurezza della navigazione.
“Dopo il gravissimo incidente di ieri - scrive Pili - Moby non sarà in grado di fornire una nave sostitutiva in tempi rapidi interrompendo di fatto un servizio pubblico sovvenzionato a caro prezzo della Regione sarda. La notizia dell’assenza di qualsiasi nave capace di sostituire la vecchia carretta Giraglia, devastata dall’incidente di ieri, sta correndo da una sponda all’altra delle Bocche di Bonifacio. Le due navi candidate alla sostituzione della Giraglia sono ferme entrambe nel porto di Livorno per interventi di manutenzione per i quali si ignorano i tempi di conclusione. Si tratta di una situazione gravissima che determina un’ inadempienza contrattuale senza precedenti, tale da imporre alla Regione l’immediata rescissione del contratto con la Moby”.
“Le clausole contrattuali – prosegue Pili – prevedono, infatti, che l’interruzione del servizio debba avvenire solo ed esclusivamente in seguito a condizioni meteomarine gravi. L’incidente occorso ieri alla Giraglia mette in dubbio la stessa adeguatezza di quel traghetto su quella rotta. Finire per l’ennesima volta sugli scogli rappresenta la conferma dell’inadeguatezza tecnica e tecnologica di quel traghetto rispetto alle caratteristiche del porto e della tratta in regime di continuità territoriale marittima. La gravità dell’incidente occorso ieri alla Giraglia e la mancanza di un mezzo sostitutivo adeguato rappresentano elementi gravissimi sia per l’aspetto amministrativo sia sul piano penale. Le due navi candidate a sostituire la Giraglia, la Bastia e la Liburna del gruppo Toremar sono totalmente inadeguate al servizio e soprattutto indisponibili perché in cantiere a Livorno.”
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