Il T.A.R. Sardegna, con ordinanza collegiale Sez. I, 17 ottobre 2019,
n. 262/2019, ha definitivamente sospeso parzialmente il calendario
venatorio regionale sardo 2019-2020 riguardo la caccia al Coniglio
selvatico (Oryctolagus cuniculus).
Il Collegio giudicante, dopo l’udienza di discussione del 16 ottobre
2019, ha ritenuto di confermare in toto le motivazioni già
puntualmente espresse con il decreto presidenziale Sez. I, 3 ottobre
2019, n. 247/2019, con cui la caccia al Coniglio selvatico era stata
provvisoriamente sospesa.
Chiarissima la motivazione:
“il parere dell’ISPRA ha, per giurisprudenza costante, un rilievo
centrale nella predisposizione del calendario venatorio e può essere
disatteso sulla scorta, però, di una congrua motivazione che
giustifichi, anche sul piano della logicità e della ragionevolezza, la
diversa soluzione privilegiata (Consiglio di Stato, Sez. III, n. 3852
del 22 giugno 2018) ... anche a volere ritenere meramente
programmatiche le indicazioni date dall’ISPRA per la caccia al
coniglio selvatico, tuttavia tali indicazioni evidenziano comunque la
necessità di una attenta ed immediata valutazione degli effetti del
prelievo sulla sostenibilità biologica”, comunque, “pur avendo la
Regione posto (con il decreto impugnato) un limite numerico, sia
giornaliero che complessivo, al numero dei capi abbattibili, tuttavia
non risulta che tale numero sia stato commisurato alla dinamica della
popolazione e all’adozione di meccanismi di controllo sugli effetti
del prelievo”, ne consegue “che gli indicati limiti numerici appaiono
peraltro molto elevati, in rapporto al numero dei potenziali
cacciatori ed anche tenuto conto del numero di capi che risultano
prelevati nelle ultime stagioni venatorie”.
In via cautelare è stato, quindi, accolto il ricorso di WWF e Gruppo
d’Intervento Giuridico onlus, grazie al prezioso operato dell’avv.
Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari.
E' stata fissata l’udienza di discussione sul merito della causa per
il 9 giugno 2020, decretando di fatto la chiusura della caccia ai
Conigli selvatici per la stagione venatoria 2019-2020.
Infatti, nonostante una giurisprudenza ormai costante[1], il
calendario venatorio regionale 2019-2020 della Sardegna (decreto
dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della
Sardegna n. n. 17873/7 del 27 agosto 2019 , Allegato 1 - Specie
cacciabili, periodi di attività venatoria, Allegato 2 - Specie
cacciabili, carniere giornaliero e stagionale) aveva previsto ancora
folli carnieri senza alcun reale censimento faunistico che assicuri la
sopravvivenza della specie faunistica oggetto di caccia.
E’ il caso proprio del Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus): a
fronte di un carniere potenziale giornaliero di n. 3 capi abbattibili
e di ben 25 capi abbattibili nell’intera stagione di caccia per ognuno
dei 35.987 cacciatori, era stato autorizzato un assurdo e
inaccettabile carniere potenziale complessivo giornaliero di 107.961
capi abbattibili e di ben 899.675 esemplari abbattibili nell'intera
stagione venatoria.
Tuttora in assenza di pianificazione faunistico-venatoria, senza alcun
censimento faunistico, in palese contrasto con il parere tecnico
scientifico (nota prot. n. 49150 dell’8 agosto 2019) dell’Istituto
Suiperiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (I.S.P.R.A.) e,
in definitiva, senza sapere se nemmeno esistano 900 mila Conigli
selvatici in Sardegna.
Nella riunione del Comitato faunistico regionale del 27 settembre
2019 è stata decisa anche la caccia a Lepre sarda (Lepus capensis
mediterraneus) e Pernice sarda (Alectoris barbara) nei giorni di
domenica 6 e domenica 13 ottobre 2019 con 2 esemplari di Lepre e 4 di
Pernice abbattibili per ogni cacciatore, cioè un carniere complessivo
di ben 71.974 Lepri e di 143.948 Pernici.
I relativi censimenti faunistici non sono stati resi conoscibili nel
corso della riunione del Comitato faunistico regionale né consegnati
ai componenti, ma solo meramente illustrati, con una procedura
oltremodo discutibile.
Conseguentemente, per difendere la fauna selvatica isolana poste in
pericolo da assurde scelte filo-venatorie, WWF e Gruppo d’Intervento
Giuridico onlus, rappresentate dall’avv. Carlo Augusto Melis Costa del
Foro di Cagliari, hanno impugnato il calendario venatorio regionale
2019-2020 davanti al T.A.R. Sardegna chiedendone il parziale
annullamento.
I Giudici amministrativi sono stati, quindi, chiamati ancora una volta
a valutare l’operato della Regione autonoma della Sardegna in materia
di tutela della fauna e l’hanno duramente censurato: niente caccia ai
Conigli selvatici.