Alessandro Nasone sul pronto soccorso di Alghero: "Stesso problema ogni estate"

"La sanità algherese deve essere al centro della politica"

-
"Le file e la mancanza di personale medico ed infermieristico nei Pronto Soccorso isolani, ed in questo caso in quello di Alghero, è la classica storia di ogni estate. I dipendenti del sistema sanitario, nel periodo che va dal 1° giugno al 30 di settembre hanno diritto alle ferie per contratto, così come tutti i dipendenti, ma purtroppo la loro assenza, se non sostituita, incide sulla vita e sulla salute delle persone, portando così tutti quei disservizi che ogni estate denunciamo".

Lo sostiene Alessandro Nasone, in veste di segretario provinciale del sindacato infermieristico Nursing Up ma anche in qualità di ex consigliere comunale di Alghero. "Ma non è un emergenza - prosegue Alessandro Nasone - non è una cosa che succede improvvisamente. Le assenze del personale sanitario nel periodo estivo sono programmabili e proprio per questo si possono mettere in essere tutta una serie di iniziative atte a scongiurare i disservizi che i cittadini subiscono ogni estate soprattutto in zone come Alghero che triplicano la loro popolazione. Una buona amministrazione di Assl/Ats deve avere la capacità di conoscere quali saranno le emergenze causate dalle ferie e assumere anche solo per 4 mesi il personale necessario per sostituire chi giustamente è in ferie. Ma tutto ciò non è possibile per calcoli puramente economici; assumere personale costa ed incide sui bilanci ed il risparmio è spesso un obiettivo che la politica mette ai direttori generali. Si deve cambiare mentalità e pensare di più alle esigenze dei cittadini.

Le politiche sanitarie certamente devono costare di meno, ma i risparmi non devono essere fatti sul personale e sui cittadini. Si combattano altre sacche di inefficienza che drenano tante risorse economiche. E’ troppo semplice tagliare sul personale e poi dire che l’Ats per la prima volta ha chiuso il proprio bilancio in attivo. Ma mi preme dire anche, da ex consigliere comunale di Alghero, che le inefficienze presenti negli ospedali di Alghero, non sono colpa di una connivenza di parte, ma il Comune può e deve chiedere e proporre con forza interventi anche se sappiamo che tutte le decisioni sulla gestione diretta del personale medico ed infermieristico, oltre che la gestione dei reparti, dei macchinari e delle risorse finanziarie sono totalmente a carico della Regione e dei Direttori Generali; anzi posso affermare che, nella scorsa legislatura, la sanità algherese è stata difesa ed un ruolo importante l’ha avuto Commissione Sanità la quale, durante il periodo in cui sono stato chiamato a fare il Presidente è andata molto oltre facendo si che gli Ospedali Algheresi fossero classificati come presidi di 1° livello grazie ad una fitta rete di relazioni politiche che siamo riusciti ad costruire.

Ma come ogni cosa si poteva e si deve fare di più, il Sindaco è la massima espressione sanitaria della città e deve essere il garante a cui i cittadini devono affidarsi. Alghero può essere una splendida realtà sanitaria, ha professionalità importanti e capaci, può e deve collaborare con Sassari dando completezza ai servizi sanitari erogati nell’Hub Sassarese. E’ difficile farlo? Si, perché entrare nel mondo sanitario e nella sua burocrazia può essere letale anche per il politico più scafato ma credo che un Sindaco, la sua giunta e la commissione sanità di un comune abbiano il dovere di avere come faro la salvaguardia dei servizi sanitari. Alghero è si un presidio di 1° livello, ma è rimasto tale solo sulla carta. E’ stato un mio cruccio (lo è tutt’ora) non essere riusciti ad essere più incisivi sull’apertura della Terapia Intensiva (mancano solo gli anestesisti) che darebbe la possibilità di curare ad Alghero molti pazienti che oggi devono dirigersi verso Sassari.

La questione Algherese - conclude il segretario provinciale del Nusrign Up - deve tornare sui tavoli del consiglio comunale e deve essere argomento della V commissione. La politica Algherese deve riprendere a parlare di Sanità per correggere gli errori del passato e proporre soluzioni alle problematiche attuali. Ma è un argomento che deve trovare unità nel consiglio comunale, perché su due cose la politica comunale non può e non si deve mai divedere: una è la Sanità e l’altra è l’istruzione dei propri giovani".