Spariscono i contatori dell'acqua dal Campo Nomadi di Porto Torres - Denuncia di Abbanoa

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  Dovevano rimuovere i contatori perché alcune utenze erano plurimorose (complessivamente più di 10mila euro), ma dei contatori non c’era più traccia: le parti superiori degli apparecchi, dove sono presenti le strumentazioni di misurazione e i codici identificativi, erano sparite. E’ quanto hanno scoperto nei giorni scorsi i tecnici del settore Misure di Abbanoa nel Campo nomadi di Porto Torres. Oggi le squadre del Gestore sono nuovamente intervenute disalimentando le utenze direttamente dalla rete idrica.

  La manomissione dei contatori, tra l’altro, è un reato (sono apparecchi fiscali registrati alla Camera di Commercio) al quale si aggiunge il furto d’acqua perché la rimozione degli strumenti di misurazione impedisce di registrare e fatturare i consumi di acqua potabile: per questi motivi sarà depositata una denuncia ai Carabinieri. Saranno le forze dell’ordine a individuare i responsabili perché i vecchi titolari delle utenze, dalle prime verifiche effettuare, non sarebbero più presenti nel Campo nomadi. Restano ignoti gli attuali utilizzatori. Sempre a Porto Torres la scorsa settimana è stato denunciato per furto d’acqua anche un allevatore che si era allacciato abusivamente alla rete idrica. Per alimentare il serbatoio al servizio della propria attività aveva realizzato un sistema intricato di tubature che partivano da un pozzetto manomesso di una vicina lottizzazione.

   Sono diverse anche le condanne già inflitte (multe di oltre 15mila euro) sempre per aver manomesso fraudolentemente la rete idrica pubblica con l’obiettivo di avere acqua in maniera gratuita sulle spalle della collettività. Il mese scorso l’ufficio del Giudice per le indagini preliminari ha depositato un decreto penale di condanna nei confronti di due persone di Porto Torres per il reato di furto d’acqua aggravato.

   Per alimentare il loro appartamento in centro si erano collegati in modo fraudolento alla rete pubblica tramite un allaccio abusivo dotato di un contatore falso privo di marca e in pessimo stato di conservazione tanto da non rendere nemmeno possibile la lettura. In questo modo speravano di farla franca assicurandosi la fornitura d’acqua gratuita. Simili escamotage potevano forse passare inosservati in passato, ma ora i tecnici di Abbanoa sono dotati di palmari elettronici con i quali possono controllare in tempo reale la regolarità degli allacci e i dati dei contatori: se si tenta di nascondere l’allaccio abusivo installando misuratori falsi, il palmare dà immediatamente riscontro.