Dalla Freccia Catalana al Beach Bus: lo straordinario percorso della famiglia algherese dei Cattogno - Il servizio in spiaggia ha superato quest'anno le 30 mila persone trasportate

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  Quando l'imprenditoria algherese, in buona parte proveniente dall'edilizia, negli anni Cinquanta ha fiutato che le bellezze del territorio potevano essere sfruttate anche con il turismo , e soprattutto con quello internazionale, insieme alla realizzazione degli alberghi nacque il problema del trasporto degli ospiti che arrivavano sulla Riviera del Corallo. Erano tempi ancora incerti , i postumi del secondo conflitto mondiale erano ancora evidenti in quelle generazioni , si pensi che la pista dell'aeroporto era ancora in terra battuta e la littorina da Sassari arivvava quasi a ridosso del porto attraversando binari che quando c'erano le mareggiate venivano raggiunti e superati dalle onde.

  Epoca di pionieri, di gente magari anche con le scarpe grosso ma il cervello decisamente fino. E se nel settore alberghiero si facevano largo le famiglie Fonnesu, in tutti i rami dell'albero genealogico, l'imprenditore Visconti, la famiglia Lubrano, i Cecchini, Murgia, Novelli, con il suo storico Lido, ben altra cosa rispetto a oggi, nel settore dei trasporti privati si affacciava Franco Cattogno, i primi bus che giravano la Sardegna furono i suoi e viaggiavano con le insegne della Freccia Catalana. Sempre Franco Cattogno accoglieva a Porto Conte i primissimi turisti olandesi che arrivavano con gli idrovolanti nella base della Marina e sempre lui battezzò gli arrivi degli inglesi con i suoi pullman che svolgevano un servizio pubblico ma con la gestione privata.

  Franco Cattogno lasciò il seme dell'impresa di trasporti ai suoi figli, il testimone lo ha raccolto Salvatore “ Barore “ che oggi insieme a fratelli, sorelle, figli e tra un po anche nipoti, è a capo della Cattogno Bus. Una organizzazione che si è consolidata negli anni e che ha diversificato il servizio tradizionale, aggiungendo nuovi collegamenti. Tra questi il Beach Bus che nesce 2013 con l'obiettivo di portare sulle spiagge quegli utenti del turismo balneare che sono la maggioranza del turismo algherese. E il popolo della tintarella, nel corso di questi ultimi 5 anni, ha dato risposte importanti all'idea di “Barore “ Cattogno che aveva visto qualcosa del genere in ocacsione di un suo viaggio a Barcellona. Il primo anno i passeggeri furono poco più di 5 mila, il doppio l'anno successivo, triplicati al terzo anno e oltre 20 mila nel 2017.

  Per il popolo della tintarella il Beach Bus è a disposizione degli alberghi e di chiunque vuole andare sulla spiaggia senza trascinarsi dietro l'auto che d'estate, da queste parti, è decisamente ingombrante.. Servizio di andata e ritorno, una corsa ogni mezz'ora. Dicionnove fermate. Quest'anno ha superato i 30 mila. Un servizio pubblico gestito da un privato senza alcun contributo. “ Ci pensavo da tempo – dice Salvatore Cattogno – e una volta ottenuta la concessione abbiamo cercato di perfezionare il servizio anche nei minimi particolari. I risultati ci danno ragione “. E tanto è convinto di aver imboccato la strada giusta, che per il prossimo anno la flotta aumenterà da 5 a 7 pullmann destinati al Beach Bus.

   “ Il nostro servizio è bene accolto dagli utenti – aggiunge Cattogno – e stiamo trovando collaborazione attiva anche con gli alberghi che non dispongono di arenile proprio “ Si comincia alle 8 del mattino fino alle 21 serra sera, 19 fermate, tra spiagge , alberghi e punti di ritrovo. Il servizio è risultato inoltre un eccellente sistema per ridurre le code di auto verso le spiagge e il disordine che si provoca con le ricerche di parcheggi impossibili attorno agli arenili. Da qualcxhe anno inoltre la Cattogno Bus svolge anche la linea “ night “ , il servizio notturno con le discoteche.