Negli ultimi sei mesi aumentati del 10% i reati sui minori

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  Oggi, dopo tre giorni che è stata celebrata la giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, viene rilasciato dalla Polizia, in particolare dal Servizio Analisi Criminale, il rapporto sui minorenni vittime di abuso, che è un’analisi sulle forme di delittuosità che maggiormente colpiscono i minori, relative agli anni 2022-23, ed anche nei primi sei mesi del 2024. Salta all’occhio, tra i dati, che negli ultimi sei mesi c’è un aumento del 10% dei reati commessi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I reati analizzati sono l’abbandono di minori o incapaci, l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, l’adescamento di minorenni, atti sessuali che li coinvolgono, maltrattamenti contro familiari e conviventi, pornografia minorile, sottrazione di persone incapaci, violazione degli obblighi di assistenza familiare e varie fattispecie riferite alla violenza sessuale. Nel dettaglio si nota un aumento del 22% dell’abuso dei mezzi di correzione o disciplina, del 15% dei maltrattamenti contro familiari o conviventi e della sottrazione di persone incapaci ed invece una diminuzione del 16% dell’adescamento di minori. 

  Cala anche del 17% la violazione degli obblighi di assistenza familiare e del 24% della violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione. Le vittime minori di 18 anni nello stesso periodo di tempo esaminato, risultano però in aumento per i reati di abbandono di minori o incapaci (+12%), di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (+11%) e, dato allarmante, di pornografia minorile (+83%) e c’è una maggioranza di vittime femminili nei reati di natura sessuale, mentre i minori di genere maschile sono predominanti come vittime di reati di abbandono di persone minori o incapaci, abuso dei mezzi di correzione o di disciplina e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Sempre nei primi sei mesi del 2024, le segnalazioni a carico di presunti autori noti, che sono in maggioranza di genere maschile, sono relative alla fascia di età tra i 35 ed i 64 anni con una percentuale del 60%. Relativamente al biennio 2022- 23, c’è un approfondimento sul mondo virtuale, realizzato grazie al contributo della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, dal quale risulta una diminuzione dei casi di adescamento online e cyberbullismo ma anche la crescita di situazioni di sextortion (che sarebbe l’estorsione tramite l’uso di foto o video estorte con l’inganno alla vittima). Allo stesso modo risulta in aumento per il medesimo periodo anche il revenge porn (diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti) anche se il numero di vittime minorenni si è ridotto dell’8%. Elevato risulta il numero di vittime minori di 14 anni, che rende questi dati ancora più allarmanti, ed impone una riflessione profonda sull’accesso di questi giovani alle tecnologie senza supervisione adeguata, anche pensando alle conseguenze psicofisiche che questo tipo di fenomeni lasciano.