Un grave errore di valutazione rischia di costare caro a un 75enne di Olbia, che si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Brotzu di Cagliari. L’uomo, nella giornata di ieri, si era presentato al pronto soccorso del Giovanni Paolo II con forti dolori addominali dopo aver consumato funghi raccolti autonomamente nelle campagne intorno alla città.
Secondo quanto riferito dai familiari che lo hanno accompagnato in ospedale, l’uomo aveva raccolto i funghi il giorno precedente e li aveva cucinati per cena.
Nessun altro membro della famiglia ha consumato il pasto, un dettaglio che ha evitato conseguenze ancor più gravi. Poco dopo aver mangiato, l’uomo ha iniziato a manifestare forti sintomi, culminati con il ricovero d’urgenza.
Grazie alla presenza dei funghi portati al pronto soccorso dai familiari, i medici hanno immediatamente coinvolto gli esperti dell’Ispettorato Micologico del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. La diagnosi non ha lasciato dubbi: avvelenamento da amanita falloide, uno dei funghi più tossici al mondo, spesso scambiato per varietà commestibili.
Una confusione fatale che ha richiesto il trasferimento immediato all’ospedale Brotzu per trattamenti specifici. Le condizioni dell’uomo restano gravi, ma la rapidità dell’intervento potrebbe fare la differenza.
L’ASL Gallura ricorda l’importanza di controllare sempre i funghi raccolti rivolgendosi agli sportelli micologici disponibili gratuitamente a Olbia e Tempio Pausania. “Prima di portare sulle tavole i funghi raccolti, è necessario farli esaminare dagli esperti per sapere se sono commestibili”, sottolineano gli esperti. Un gesto che può fare la differenza tra un pasto sicuro e una tragedia evitabile.